C’ERA UNA VOLTA LA PIAZZA

C’ERA UNA VOLTA LA PIAZZA

3 Febbraio 2021 0 Di angelo

L’anno passato ho accettato di buon grado la richiesta dell’amico Alessandro Fornari di leggere il manoscritto del suo libro di ricordi e di farne una piccola presentazione, perché con lui condivido la passione per la storia locale e tutto quanto riguarda la nostra millenaria Città.

I libri da lui pubblicati finora, sono rivolti soprattutto agli sport locali (basket, ciclismo, calcio), ai quali non solo ha partecipato in prima persona come praticante ma anche in qualità di dirigente (Basket), Presidente (Unione Ciclistica Marco Pantani) e General manager (Palestrina calcio).

Fuori dell’ambito sportivo ha pubblicato un libro sulla storia della “Compagnia della Santissima Trinità di Palestrina” ed uno sull’Associazione Prenestina del Presepe, di cui è anche partecipante attivo.

Oggi è la volta di “C’era una volta la Piazza”, ricordi di una vita povera, semplice, meravigliosa, come recita il sottotitolo. Sandro ha vissuto tutta la sua giovinezza nel centro storico di Palestrina e quindi ricorda perfettamente i pensieri, le emozioni, i giochi, i personaggi, i mestieri – la gran parte dei quali ormai scomparsi, sopraffatti dalle nuove tecnologie -, le feste, gli avvenimenti che l’hanno caratterizzata. Ricordi, racconti, situazioni che vuole lasciare in eredità a figli e nipoti i quali – sopraffatti dal benessere di oggi – stentano a credere che nel dopoguerra, negli anni Cinquanta e Sessanta, si potesse vivere in quelle condizioni, senza tv, computer e cellulari… dei quali ormai i giovani non possono farne a meno.

Fornari parla della sua famiglia, del Vicolo del Forno e del Seminario, i luoghi della sua fanciullezza, dai quali si staccava soltanto per andare a scuola, nel “lontano” edificio scolastico di Viale della Vittoria; degli amici d’infanzia e dei vicini di casa, ricordandoli tutti con simpatia, mettendone in evidenza tutte le loro caratteristiche ma anche i difetti, raccontando molti aneddoti che li riguardano.

Uscendo dal suo vicolo, descrive dettagliatamente tutti i negozi e le botteghe commerciali che si potevano trovare lungo tutto Corso Pierluigi, spingendosi anche fino alla sede del Comune, da una parte, ed arrivare fino al bar Oscar, dalla parte opposta. Nella sua rassegna, si incontrano personaggi, bottegai, commercianti ormai oggi quasi tutti scomparsi, così come sono scomparsi i loro negozi.

Tra i mestieri scomparsi, Fornari ricorda l’ombrellaio, l’arrotino, il lattaio, il bastaio, il bottaio, il maniscalco, il norcino, ne descrive minuziosamente gli attrezzi usati, le metodologie ecc., così come ricorda tradizioni religiose e civili di cui si sta perdendo la memoria, come gli altarini del mese di maggio, i focaracci di S. Giuseppe, il mercatino della festa di S. Lucia, per citarne alcune.

Tra gli eventi indimenticabili della sua giovinezza, l’autore ricorda la grande nevicata del 1956, passata alla storia per la sua eccezionalità e durata, quasi un mese, che creò problemi a tutti, sia per il lavoro che per gli approvvigionamenti; il quiz televisivo Campanile sera (1961), condotto dal mitico Mike Bongiorno, che vide Palestrina purtroppo battuta nella gara con Vibo Valentia, e la visita del papa Giovanni Paolo II nel 1983.

Insomma, è una Palestrina diversa, d’altri tempi, quella che si offre ai nostri occhi leggendo questo libro e guardando le immagini di luoghi e personaggi che lo arricchiscono, molte delle quali inedite. Una passeggiata nel centro della città, nella “Piazza” – senza il nome, perché così si è sempre identificato il centro e chi vi abitava; io stesso da sempre residente nel quartiere di san Rocco, quindi fuori del centro urbano, quando andavo in città dicevo ai miei “vado in Piazza”, oppure “vado a Palestrina”, come se fosse un’altra città – in una Palestrina in gran parte trasformata o sparita, in seguito ai mutamenti fisiologici del tempo.

La Piazza, ancora libera dall’assedio del traffico moderno, rivive nelle immagini di vita quotidiana, di personaggi, di scorci, di avvenimenti in questo libro che Fornari dedica a Giorgio Borghesani “un amico sincero, – come scrive – entrato nella mia vita silenziosamente con tanta signorilità, la dote che ti ha sempre distinto dagli altri”.

Il libro sarà presentato quanto prima… covid 19 permettendo! Nel frattempo chiunque fosse interessato ad averne una copia in anteprima può contattare direttamente l’autore.

Nelle foto che seguono alcuni negozianti e personaggi prenestini descritti nel libro: Armando Stellani, Guglielmo De Angelis, Guido Giordanella, Nunzio e Carmine Perna, Pietro Tagliaferro, Dante Borzi, Angelo Briccetti detto Ceculo durante uno dei suoi comizi di chiusura delle campagne elettorali.