I BACI SPEDITI, IL NUOVO LIBRO DI UMBERTO CAMILLONI

I BACI SPEDITI, IL NUOVO LIBRO DI UMBERTO CAMILLONI

7 Luglio 2022 0 Di angelo

Ieri, 6 luglio, è stata la giornata mondiale del bacio, la celebriamo con un giorno di ritardo ma con un libro interamente dedicato ai baci: I baci spediti. La corrispondenza d’amore in cartolina nel primo ‘900.

Si tratta dell’ultima fatica letterario di Umberto Camilloni, noto collezionista di Cave ed autore di diversi libri di vario argomento ma per i quali sono state  utilizzate come fonte iconografica soltanto cartoline d’epoca.

I baci spediti è un libro in cui sono riprodotte 217 cartoline che fidanzati, innamorati, sposi si sono scambiate nei primi anni del ‘900, quando ancora non c’erano telefonini, mail, smartphone, tablet, messenger, cioè tutti quei mezzi moderni che le hanno praticamente mandate in soffitta.

Il libro è un omaggio a quanti hanno trascorso ore sulla scrivania a scrivere, scrivere e ancora scrivere lettere e cartoline alla persona amata. In quelle missive ci si metteva tutta la passione, il cuore, tutto quello che non saresti mai riuscito a dire di persona e, nel contempo, dopo averle spedite, iniziava il calvario. Risponderà? prova i miei stessi sentimenti? E quando arrivava la cartolina o la lettera di risposta era il momento della verità.

Nel libro, di formato cm. 22×22, sono riprodotte in particolare 60 cartoline, tutta la corrispondenza d’amore che, tra il 1903 e il 1906, si sono scambiate Alberto di Roma e Pia di Jesi.

Le cartoline d’amore sono quelle che, tra le migliaia di soggetti stampati in tutto il mondo, hanno avuto sicuramente la maggior diffusione e successo. “Gioia mia, speranza mia, amami…” era scritto sulle cartoline che emanano tuttora un intenso profumo di languore sentimentale e di passione voluttuosa ma che fanno ormai parte di un’epoca finita, mandata nella soffitta dei ricordi dei telefonini multifunzione.

Le cartoline d’amore ebbero subito successo perché inviarne una significava mandare un messaggio di modernità, di adesione alla novità di una comunicazione rapida e stringata e poi perché offrivano la possibilità di inviare contemporaneamente due tipi di messaggi; uno visivo, l’immagine sulla cartolina, ed uno verbale. C’era dunque un nesso tra i due linguaggi, a volte evidente, in altri casi appartenente ad un codice speciale, comprensibile solo alla coppia.

Insomma, queste cartoline d’amore procurano il sorriso smaliziato di noi contemporanei, ma allo stesso tempo l’ammirazione per la fantasia delicata di certe composizioni ed espressioni. Così comunicavano i nostri predecessori, trasferendo su un rettangolare cartoncino i desideri dei loro cuori, il loro ardore che nel fondo del fondo è lo stesso di sempre.