UN VASO ANTICO DALLA VILLA DI ADRIANO A PALESTRINA ALLA KING’S LIBRARY DEL BRITISH MUSEUM

UN VASO ANTICO DALLA VILLA DI ADRIANO A PALESTRINA ALLA KING’S LIBRARY DEL BRITISH MUSEUM

26 Agosto 2022 2 Di angelo

Al centro della  King’s Library, ospitata nella grande sala n. 1 a piano terra del British Museum, è esposto un grande vaso antico, trovato alla fine del ‘700 nella Villa Adriana di Palestrina, come riportava un anonimo cronista nel n. 1558 del 25 settembre 1869 del The Illustrated London News. Riporto, di seguito, la traduzione dell’articolo:

«I visitatori al British Museum nel corso degli ultimi due o tre mesi hanno osservato, al centro del sa­lone d’ingresso, un vaso di grandi dimensioni e bellezza che è rappresentato nella nostra illustrazione. E’ stato scoperto nel corso di scavi fatti oltre un centinaio di anni fa nella villa di Adriano a Palestrina, vicino Roma. E’ alto circa 10 piedi, compresa la base, e risale proba­bilmente agli inizi del II sec. d. C. E’ descritto a lungo da Piranesi, vol. XIII, che ne da tre diverse vedute ed è incline a pensare che fosse opera di alcuni scultori che Adriano aveva utilizzato nella sua villa tra Roma e Tivoli, l’antica Tibur. La base, alta circa tre piedi, è ornata con teste di toro di ardito disegno, inframezzate con ghirlande e cornucopie.            –

Da questa sorge un pozzo verticale, che supporta il vaso stesso, e prende la forma del tronco di un pino. Esso è supportato da tre artigli di leone. Da questi arti­gli fuoriescono al di sopra mezze figure di Sileni in alto rilievo, alternate a teste di fauni. Intorno alla parte su­periore del vaso stesso è rappresentata una serie di scene dai torchi di vino italiani, in cui le figure in primo piano sono satiri, mirabilmente raggruppate. Al­cuni di questi sono impegnati nella raccolta delle uve; mentre altri le stanno ammassando in canestri o cestini, mentre altri, ancora, stanno riempiendo le loro pelli di capra con il succo, e si dirigono alle loro case tra le col­line con le pelli di capra sulle spalle. Il disegno è detto da Piranesi essere unico in molte sue caratteristi­che, e un esemplare molto bello, sia nelle proporzioni che nelle sue varie parti, e, anzi, dice è una delle mara­viglie della scultura. Sotto il bordo del vaso sono ron­dini, graziosamente disposte su di una corda che passa sopra le teste degli animali, e indaffarate a beccare gli acini. Il vaso è stato portato da Roma in questo paese da Sir John Boyd, Bart., nel secolo scorso, ed è stato ven­duto, nel 1806 c., alla famiglia del Sig. Hugh Joh­nston, di Hurst-Green, Sussex, dal quale è stato acquistato, pochi anni dopo, dagli amministratori del British Museum. Era collocato fino a poco tempo fa in uno stato purtroppo mutilato, tra i marmi di Alicarnasso ed altri, sotto le sgradevoli tettoie che ancora deturpano la facciata del British Museum. È stato accuratamente restaurato sotto la supervisione del Conservatore delle Antichità greche e romane, con le parti rotte riunite con cesure di rame».