CARTOLINE A BOTTEGHE OSCURE

21 Maggio 2012 Off Di

 Il 10 maggio scorso, presso il Ristorante Baficchio, è stato presentato Cartoline a Botteghe Oscure, un libro che Paolo Magrini ha scritto per celebrare i suoi novant’anni.

 Il 10 maggio scorso, presso il Ristorante Baficchio, è stato presentato Cartoline a Botteghe Oscure, un libro che Paolo Magrini ha scritto per celebrare i suoi novant’anni.
Ha introdotto la manifestazione Vittorio Perin che ha presentato l’autore, col quale collabora alla realizzazione di libri da molti anni, e ha parlato brevemente delle motivazioni che hanno portato alla stampa di questo corposo volume, ben 276 pagine. Ha preso poi la parola il Sindaco di Palestrina, Rodolfo Lena il quale, dopo aver pubblicato tutta la produzione di cartoline stampate dalla sua famiglia nel corso di ottanta anni, si è complimentato con l’autore in quanto anch’egli, per parlare del periodo lavorativo trascorso nella sede del PCI, che si trovava appunto in via Botteghe Oscure, ha utilizzato le cartoline come fonte iconografica. Sono poi intervenuti Angiolo Marroni e Antonio Rubbi. Quest’ultimo ha raccontato ai numerosi presenti, molti dei quali provenienti da Pisoniano paese natale di Magrini, alcuni aneddoti relativi a tutti coloro, dirigenti e non, che hanno frequentato la sede del PCI fino a che ha svolto la sua funzione. «Il regalo – ha detto – Magrini lo voleva fare a se stesso in occasione dei suoi novant’anni di vita, ma in realtà lo ha fatto a noi e a tutti quelli che hanno frequentato e lavorato a Botteghe Oscure, un palazzo che è stato il terminale e il centro nevralgico di quel grande partito politico che fu il PCI, protagonista di primo piano della storia d’Italia della seconda metà del Novecento. Il merito di Magrini è di averci dato un quadro d’insieme di quell’ambiente e di chi vi operava, senza distinzione tra la donna delle pulizie, l’autista o i dirigenti fino al segretario del partito: persone con valori ideali e passioni politiche autentiche, unanimemente condivisi e disinteressatamente vissuti«.