SECONDO NUMERO DELLA COLLANA “DOCUMENTI PRENESTINI”: THE MUSICIAN 1907

SECONDO NUMERO DELLA COLLANA “DOCUMENTI PRENESTINI”: THE MUSICIAN 1907

11 Marzo 2024 0 Di angelo

L’anno passato, con la collaborazione di Vittorio Perin, abbiamo dato inizio alla pubblicazione della collana “Documenti prenestini”, una raccolta di documenti “minori”, tuttora sconosciuti, sulle vicende storiche otto-novecentesche di Palestrina e del suo territorio, al fine di implementare con una più esaustiva quantità di informazioni – a chi li troverà degni di attenzione – gli studi e la conoscenza della nostra realtà locale.

Nel primo numero abbiamo presentato quattro lettere scritte da uno zuavo pontificio, Henri le Chauff de Kerguenec, che, insieme alla sua compagnia fu di guarnigione nella nostra città nei mesi di novembre e dicembre 1864.

Nel secondo numero, intitolato Alla ricerca della casa del Principe della Musica, presentiamo nella traduzione italiana tre articoli pubblicati nel maggio 1907 su una rivista musicale americana: The Musician for teacher, pupil and lover of music.  La rivista aveva una cadenza mensile, era edita da Thomas Tapper e pubblicata dalla Oliver Ditson Company a Boston. Gli articoli sono stati scritti dai giornalisti Richard Saville (A Palestrina a piedi), Raffaele Simboli ed Elise Lathrop (Un giorno a Palestrina. La casa del Maestro), e R. Littlehale (Palestrina, Principe della Musica),  i quali erano venuti a Palestrina per visitare la casa natale di Giovanni Pierluigi e vedere a che punto era la situazione della costruzione di un monumento che doveva erigersi al musicista già nel 1894, terzo centenario della morte, ma la cui realizzazione tardava per varie vicissitudini, prima fra tutte la penuria di fondi.

Le polemiche scoppiate sui ritardi ebbero una grande eco sia sulla stampa nazionale che estera, tanto da far venire a Palestrina giornalisti anche dall’America, come si evince dai tre articoli qui riportati. In merito a quella vicenda, così concludeva il suo articolo Raffaele Simboli: “A Palestrina non c’è un solo monumento, comunque modesto, che richiami il riformatore della musica sacra. Due comitati, uno a Roma, l’altro a Palestrina, dopo molte discussioni, e nonostante i denari offerti da tutte le parti d’Italia e dall’estero, non riuscirono ad accordarsi su nessun punto. I Palestrinesi, il 2 febbraio scorso, anniversario della morte del celebre Pier Luigi, hanno eretto un monumento in poche ore, bianco come il marmo, perché fatto di neve; il monumento brillava alla luce del sole come diamanti, ma il terzo giorno la pioggia l’ha disciolto. Povero Palestrina! Dopo essere morto da trecentotredici anni, non merita più di un monumento di neve?”.

Insomma, i tre articoli sono una testimonianza delle polemiche che scoppiarono nel 1907 proprio riguardo la costruzione del monumento che, in realtà, sarà inaugurato soltanto quattordici anni dopo, il 2 ottobre 1921.

La collana è pubblicata da Bruno Gardien Editore, sempre sensibile alla stampa di tutto ciò che riguarda la nostra Città, ed è dato in omaggio.