LA SCOPERTA DEI PAPIRI DI OSSIRINCO

11 Luglio 2014 Off Di

 

 

Il 26 giugno é uscito in libreria un saggio di Peter Parsons, La scoperta di Ossirinco. La vita quotidiana in Egitto al tempo dei Romani, (360 pagine, € 24,00), edito da Carocci. L’autore, membro della British Academy, – Professore di Papirologia all’Università di Oxford, dove ha guidato per molti anni l’Oxyrhynchus Papyri Project, – ha ricostruito nei particolari la storia del più grande ritrovamento di papiri avvenuta in Egitto (1897) e la presenta per la prima volta ad un pubblico non specializzato.

Dopo la scoperta fatta da due archeologi di Oxford nel 1897 e dieci anni di campagne di scavo, sono stati catalogati ben 500.000 frammenti di papiro, un patrimonio unico di testi vari, in cui capolavori perduti della letteratura greca si mescolavano a frammenti di vangeli censurati, a lettere private, contratti, testamenti. Insomma la vita di una antica città, Ossirinco, tornata miracolosamente alla luce.

«Tutto ha inizio in una discarica. – scrive Paolo Mieli nella presentazione fatta al libro (Corriere della Sera, 24 giugno) – E’ in una montagna di rifiuti coperta dalle sabbie che si è avuto il più importante ritrovamento di preziosi papiri dell’Egitto. Ritrovamento che ha consentito una svolta nello studio della storia del mondo antico. E’ questo, cioè il fatto che fossero sepolti come immondizia, quel che ha più colpito Peter Parsons e che fa da filo conduttore di un suggestivo libro, La scoperta di Ossirinco. La vita quotidiana in Egitto al tempo dei Romani, che l’editore Carocci si accinge a pubblicare, in un’impeccabile traduzione e curatela di Laura Lulli».

Il resto si può leggere nella sezione "Articoli", alla data del 5 luglio 2014.