393 ANNI FA PALESTRINA FU ACQUISTATA DAI BARBERINI

393 ANNI FA PALESTRINA FU ACQUISTATA DAI BARBERINI

15 Gennaio 2023 0 Di angelo

393 anni fa Palestrina fu venduta da Francesco Colonna a Carlo Barberini. Il contratto fu firmato  16 gennaio, il prezzo convenuto fu di 775.000 scudi e la vendita, oltre la città, comprendeva la tenuta di Mezza Selva e il castello di Corcolle.

Carlo era il fratello di papa Urbano VIII che, il giorno dopo, con un Breve lo dichiarò Principe di Palestrina. In realtà, Carlo non riuscì mai ad andare a Palestrina e prenderne possesso perché si trovava a Ferrara, dove morì qualche mese dopo.

La presa di possesso della città avvenne nel mese di ottobre e fu proprio il Papa che, partendo da Castel Gandolfo il 19, arrivò in città insieme a Taddeo, che ereditò il titolo di principe dal padre, ai cardinali della famiglia, Francesco, e Antonio, e al cardinal Colonna.

Petrini racconta che la giornata era piovosa ma, nonostante ciò, furono mandati ad incontrare il Papa, ai confini del feudo, 200 soldati a cavallo e 300 fanti  che “gli fecero ala nel passare la pianura de’ Prati, ed il Magistrato si umiliò a’ suoi piedi innanzi alla chiesa di Santa Lucia, ov’erano accorsi tutti i cittadini, e fra questi un vecchiarello che oltrepassava i cento anni, il qual fu dal Papa cortesemente accarezzato”.

Sceso dalla lettiga, il Papa si recò al palazzo Baronale, accompagnato da 24 paggetti che si misero al suo servizio. Il giorno seguente, dopo aver detto messa in cattedrale, entrò nel monastero dove dette una dote a 30 ragazze povere e fece liberare 30 carcerati. Il giorno seguente si recò a Genazzano dove celebrò la Messa nella cappella della Madonna del Buon Consiglio, il martedì andò a visitare i conventi dei carmelitani e dei francescani a Palestrina ed il mercoledì se ne tornò a Roma.

Nei giorni seguenti ordinò 24 collane d’oro con appesa la medaglia che aveva fatto coniare per l’Anno santo e le inviò a Palestrina con un Breve in cui i 24 paggi furono nominati cavalieri. Fu mons. Scanarola a fregiare i giovani dell’onorificenza in una solenne funzione in cattedrale, “alla presenza di tutto il popolo la mattina del quattordici del seguente mese”.

Di alcuni di essi, Petrini ne riporta anche i nomi: Fulvio Nofri, Agapito Colizzi, Fabrizio Vespa, Girolamo Jacovelli, Giuseppe Maria Porto, Francesco Picarelli, Natalizio Cecconi, Fortibrando Oppizzini, Leonardo Cecconi, Agapito Petitti ed un Salvati.

Taddeo Barberini, primo principe di Palestrina e il suo stemma.