FROSINONE NELLE CARTOLINE POSTALI E ILLUSTRATE DI FINE ‘800-PRIMI ‘900

FROSINONE NELLE CARTOLINE POSTALI E ILLUSTRATE DI FINE ‘800-PRIMI ‘900

2 Gennaio 2024 0 Di angelo

Saluti da Frosinone è il titolo del libro presentato il 28 dicembre scorso nella sala di rappresentanza del Palazzo della Provincia a Frosinone. Si tratta del quarto numero della collana “Quaderni di Storia Frusinate”, edito dall’associazione Milites, ed è stato curato da Fabrizio Girolami e Gianmarco Spaziani, i quali hanno utilizzato n. 58 cartoline postali ed illustrate, facenti parte delle loro collezioni, per ricostruire la storia della città ed in particolare degli editori, locali e non, che si sono succeduti dal 1874 al 1943.

Il libro è dedicato ad Archimede Fanfera, insegnante e nipote dell’omonimo nonno che è stato il più importante e longevo editore di cartoline illustrate di Frosinone, che ha gestito una tabaccheria dal 1909 al 1943. Gli autori presentano alcune cartoline postali spedite da Frosinone nel 1874, il primo anno in cui entrarono in vigore nel regno d’Italia, ed altre spedite tra quell’anno e il 1885 in Italia e all’estero, ricostruendo anche i nomi dei mittenti (il sindaco di Ripi, un negoziante di ferramenta ed un medico chirurgo).

Vengono poi presentate le prime Grüss aus (saluti da…) della città, stampate dallo stabilimento tipo-litografico Ettore Strambi di Alatri, la tipografia di riferimento per le cartoline stampate in quagli anni in Ciociaria ma anche in provincia di Roma. Gli autori hanno poi ricostruito la storia dello studio fotografico di Salvatore Pereno, di cui presentano una “testatina” ed una bellissima pubblicitaria, e di Alberto Ferrari, altro fotografo che prestò le sue foto per alcune cartoline.

Un capitolo è dedicato alle cartoline edite da Virgilio Lardi nei primi anni dieci del ‘900, che fanno parte di una delle più belle ed animate serie del periodo (vedi la fontana e Porta Campagioni, Piazza Garibaldi o il palazzo della Sottoprefettura). Anche le cartoline prodotte da Archimede Fanfera tra il 1909 e il 1920 sono molto belle, come quelle raffiguranti la Casa Brighi, Villino Piccirilli, via Marco Minghetti, via Rattazzi – dove il fotografo ha fatto mettere in posa, com’era allora in uso, tutte le persone che si trovavano a passare in quel momento – o ancora Piazza Garibaldi. Quelle del secondo periodo, tra il 1921 e il 1943 non sono da meno, riproducendo Via S. Martino, la visita del re nel 1924 che inaugura il monumento ai Caduti, l’entrata del Carnevale, noto come Festa della Radeca, o la stazione delle FF.SS. con un treno in primo piano.

Il libro si chiude con un capitolo dedicato alle cartoline “speciali”, come le hanno chiamate gli autori, cioè cartoline stampate in occasioni particolari, come quelle dedicate ai santi Ormisda e Silverio, due papi nativi di Frosinone, le due raffiguranti le processioni di S. Antonio alla fine della prima guerra e quella della sacra famiglia in occasione dell’erezione in parrocchia, le due edite dall’85° Distretto militare, altre due dedicate a Umberto I o a Nicola Ricciotti e altri martiri ciociari, quattro testatine pubblicitarie dells tipografia Stracca, della cappelleria e calzoleria Fusoni, dell’Hotel Gariobaldi e della ferramenta Vittori, per finire con una vera chicca, la cartolina raffigurante il deposito di petrolio e benzina della Nafta.

Gli autori, insomma, per ricostruire la storia e i personaggi della città hanno utilizzato la cartolina d’epoca, una fonte iconografica inconsueta ma ormai entrata a pieno titolo nel novero delle fonti documentarie; a loro va il plauso per la competenza nella ricerca storica di cartoline, editori e fotografi locali che ci hanno lasciato testimonianze notevoli che, altrimenti, sarebbero andate perdute per sempre.