LA FAVOLA DI CENERENTOLA FU INVENTATA DA CLAUDIO ELIANO

20 Gennaio 2013 Off Di

“Mille e una Cenerentola. Illustrazioni, adattamenti, oggetti consueti e desueti” è il titolo di una Mostra in corso dall’8 novembre scorso fino al 31 gennaio 2013 alla Biblioteca nazionale Centrale di Roma. Sono esposti manoscritti, marionette del teatro Lalka di Varsavia, carte, locandine, bozzetti, costumi e volumi pregiati dedicati a Cenerentola, la protagonista di una delle più celebri fiabe popolari del mondo.

“Mille e una Cenerentola. Illustrazioni, adattamenti, oggetti consueti e desueti” è il titolo di una Mostra in corso dall’8 novembre scorso fino al 31 gennaio 2013 alla Biblioteca nazionale Centrale di Roma. Sono esposti manoscritti, marionette del teatro Lalka di Varsavia, carte, locandine, bozzetti, costumi e volumi pregiati dedicati a Cenerentola, la protagonista di una delle più celebri fiabe popolari del mondo.

Originaria probabilmente dalla Cina o, secondo altri, dall’antico Egitto, è stata narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo, ed è parte dell’eredità culturale di numerosi popoli. In occidente le versioni più note sono quelle di Charles Perrault nel 1697 (basata su una precedente trascrizione di Giambattista Basile di un’antica fiaba napoletana) e dei fratelli Grimm; la versione moderna più nota è quella narrata dall’omonimo film di Walt Disney del 1950.
In Cina il piede piccolo, detto joto d’oro, era considerato simbolo di bellezza e di qualità femminili; la costrizione dei piedi in scarpette sempre più piccole tramite fasciatura si sviluppò nei secoli fino all’eccesso.
Il resto dell’articolo si può leggere nella sezione Articoli 2013 alla data del 19 gennaio.