PRAENESTE ALLA MOSTRA “TOTA ITALIA. ALLE ORIGINI DI UNA NAZIONE”

PRAENESTE ALLA MOSTRA “TOTA ITALIA. ALLE ORIGINI DI UNA NAZIONE”

17 Giugno 2021 0 Di angelo

Tota Italia. Alle origini di una nazione” è il titolo della Mostra in corso alle Scuderie del Quirinale; realizzata con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, e curata da Massimo Osanna e Stéphane Verger.
La mostra ripercorre le tappe che condussero all’unificazione dell’Italia sotto le insegne di Roma, dal IV secolo a.C. all’età giulio-claudia, attraverso i reperti e gli oggetti più significativi conservati in 36 musei italiani. Il titolo riprende la formula del giuramento di Augusto, l’uomo che per la prima volta unificò l’Italia in un territorio omogeneo, non solo dal punto di vista politico e amministrativo ma anche culturale, religioso e linguistico. Un’unificazione sotto il segno di Roma ma capace di conservare, al contempo, quella divisione in regioni che testimonia ancora oggi la ricchezza e la varietà delle nostre tradizioni.

Oltre 400 reperti esemplari, quali statue, elementi di arredo, bronzi, produzioni ceramiche, sculture, tra cui il Trono decorato a rilievo delle Gallerie Barberini Corsini di Roma, il Ritratto di Augusto con il capo velato del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, il Busto di Ottavia Minore del Museo Nazionale Romano; la statua del pugile in riposo  di Palazzo Massimo alle Terme, i corredi funerari delle tombe di Melfi e di Montefortino d’Arcevia nelle Marche, le tombe dipinte di Paestum, la Triade capitolina di Guidonia e tanti altri capolavori.

Naturalmente nella mostra non poteva mancare Praeneste, che ha partecipato in prima persona a quel processo di unificazione – con la fornitura, nel corso della seconda guerra punica, di un contingente militare che, comandato da Marco Anicio si distinse nella difesa di Casilinum (216 a.C.) -, e culminato nella guerra civile tra Mario e Silla (83-82 a.C.) che si concluse con l’assedio e la presa di Praeneste da parte di Silla.

Tre sono i capolavori di Praeneste presenti nella mostra: la Cista Ficoroni, conservata nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, un ritratto maschile e il ritratto di Livia, entrambi conservati nel Museo Nazionale Romano. La cista Ficoroni fu rinvenuta nel 1738 nella necropoli della Colombella; è stata la prima scoperta e forse la più bella tra quella serie di oggetti unici, antichi Beauty case, che furono realizzati soltanto a Praeneste. Il corpo, in lamina metallica è finemente inciso con la raffigurazione di un episodio del mito greco degli Argonauti; le zampe feline schiacciano una rana e sono unite alla cista da placche rappresentanti gli eroi Eracle e Iola. Il manico è costituito da un gruppo con Dioniso e satiri e sul coperchio è un’iscrizione in latino arcaico che ci dice che l’oggetto fu creato a Roma da Novios Plautios e donato da Dindia Macolnia alla figlia, probabilmente come regalo di nozze.

La Mostra resterà aperta fino al 25 luglio.