PROGETTO LUOGHI DI BENESSERE: PRESENTATO IL LIBRO  CAPRANICA PRENESTINA. STORIA, ARTE, CARTOLINE.

PROGETTO LUOGHI DI BENESSERE: PRESENTATO IL LIBRO CAPRANICA PRENESTINA. STORIA, ARTE, CARTOLINE.

16 Luglio 2023 0 Di angelo

Inaugurata ieri la casetta di BookCrossing a Capranica Prenestina. La casetta fa parte del progetto “Luoghi di benessere” che coinvolge anche Castel San Pietro Romano e Rocca di Cave. Le casette, finanziate da tre imprese del territorio (Avi, Finsol, Laboratori del Brand), contengono diversi libri  che possono essere presi gratuitamente e riconsegnati dopo averli letti, oppure scambiati con altri.

In occasione dell’inaugurazione della casetta di Capranica, istallata nel Parco Comunale, è stato presentato il libro Capranica Prenestina. Storia, Arte, Cartoline. Alla presenta di numerosi abitanti e villeggianti, l’autore, Angelo Pinci, ha ripercorso le motivazioni che lo hanno portato a scrivere questo libro e parlato dei capitoli che lo compongono.

Nel 2009 era stato pubblicato “Storia di Guadagnolo e del santuario della Men­torella: una ricerca attraverso le cartoline”, un libro dove l’autore ha ripercorso le vicende storiche sia del paese che dell’antichissimo santuario, riscoperto dal gesuita Athanasius Kircher nel 1664 e reso famoso da Karol Wojtyla che da esso partì nel mese di settembre 1998 come cardinale per entrare in conclave e dove ritornò il 12 ottobre dopo essere stato eletto papa col nome di Giovanni Paolo II. Le vicende storiche sono arricchite da incisioni e stampe d’epoca, una serie di fotografie testimoniano le gite e le escursioni fatte sul monte Guadagnolo dal 1902 al 1942, ma il capitolo più consistente è quello dedicato alle cartoline, d’epoca e non, ai soggetti raffigurati e agli editori. Sono riprodotte le cartoline stampate in più di cento anni, dal 1895 al 2009.

Il libro su Capranica è stato realizzato nella stessa falsariga di quello dedicato alla frazione – Guadagnolo è stato infatti assegnato al comune prenestino con Regio Decreto del 1929 – ma anche arricchito con altri capitoli. Oltre alle vicende storiche, anche qui corredate da un ricco apparato iconografico /stampe, incisioni, disegni, fotografie), una piccola sezione è dedicata alla cartografia, dove vengono presentate alcune mappe del territorio prenestino che vanno dalla metà del Cinquecento alla metà del Novecento. Un capitolo è dedicato alle opere d’arte, quadri, disegni, sculture che artisti contemporanei hanno dedicato a Capranica; in un altro sono riportati i resoconti pubblicati da storici e viaggiatori sul paese, tratti da volumi che vanno dal Cinquecento ad oggi

Nuovo capitolo è anche  “Capranica e Guadagnolo nelle copertine”, cioè una bibliografia visiva, non un elenco nudo e crudo di titoli e autori che hanno scritto dei due paesi tra il 1665, la Historia Eustachio-mariana di Kircher, il primo libro in assoluto, passando a quei pochi stampati nell’Ottocento, come il capitolo dedicato da Maria Graham nel 1820, la festa di S. Michele Arcangelo descritta da Andrea Belli nel 1848, o ancora le memorie della Mentorella scritte da Giuseppe Cascioli di Poli, fino ad arrivare ad oggi. Il primo libro dedicato a Capranica è di Gaetano Bossi, scritto nel 1922 e dedicato alla chiesa  della Maddalena; il primo dover si ripercorre la storia del paese  è di Antonio Rita, segretario comunale per diversi anni nella seconda metà degli anni ’60 e i primi degli anni ’70.

La parte più corposa è quella delle cartoline; nel volume sono riprodotte le cartoline stampate sia da editori “stranieri” che locali, in formato originale (cm. 9×14 o 10×15) o, alcune volte, in­grandite per far meglio apprezzare i particolari; sono presentate in ordine di stampa, dalla prima conosciuta circolata nel 1901 all’ultima, stampata nel 2016 dal Comune per celebrare il 90o anniversario del Monumento dei Caduti.

Naturalmente il lavoro non ha la pretesa della completezza, probabilmente altri documenti, altre cartoline saranno rin­venute negli anni a venire, con grande gioia dei collezionisti; inoltre, non vuole essere soltanto un omaggio al passato, ma anche uno stimolo affinché le generazioni future possano mantenere e migliorare quello che i loro padri sono riusciti ad ottenere con tanti anni di fatiche.