CLAUDIO ELIANO IL VERO AUTORE DELLA FAVOLA DI CENERENTOLA!

CLAUDIO ELIANO IL VERO AUTORE DELLA FAVOLA DI CENERENTOLA!

6 Giugno 2020 0 Di angelo

La Settimana Enigmistica… prenestina (n° 21)
Forse non tutti sanno che… l’autore della favola di Cenerentola è Claudio Eliano da Praeneste!!!

La fiaba di Cenerentola ha molte varianti in diverse tradizioni popolari, la più famosa è quella di Charles Perrault, notoriamente riconosciuto come l’autore (1697); in realtà la versione più antica è quella di Claudio Eliano da cui Perrault la riprese. Lo scrittore, vissuto a Praeneste tra il 170 e il 235 a.C. – scriveva Suida, un erudito greco vissuto intorno all’anno mille – fu pontefice e sofista, chiamato il Meliglosso (cioè dalla voce soave come il miele), ed esercitò in Roma la retorica ai tempi dell’imperatore Adriano. A Praeneste visse nell’ambito del santuario della Fortuna, parlando indifferentemente il latino e il greco, lingua che si parlava nell’Impero, una moda esplosa negli anni di Adriano. Eliano studiò gli autori classici, la filosofia degli Egizi; nei salotti dell’aristocrazia romana frequentò gli scrittori allora in voga. Marziale lo chiama “facundus Aelianus”, ed in effetti Eliano fu uno scrittore facondo che amò scrivere di terre lontane e sconosciute, di animali, di filosofie orientali, di leggende e di misteri. Le sue opere furono così apprezzate che gli valsero il soprannome di sofista, termine che indicava un uomo colto ed esperto dell’uso della parola. Le opere giunte fino a noi sono Della natura degli animali, Storie varie, e Lettere rustiche.

Nelle Storie varie, il racconto n° 33 del XIII libro, Eliano riporta la versione più antica della favola di Cenerentola, già presente nella tradizione egiziana: la storia della cortigiana Rodope. Questa, mentre si sta lavando in un fiume, viene derubata di uno dei suoi calzari da un’aquila che lo fa cadere in seno al faraone Psammetico. Il faraone, incuriosito da questo fatto, dalla delicatezza e perfezione del calzare fece fare in tutto l’Egitto una ricerca della donna che lo aveva perduto e quando la trovò, se la sposò.

Di seguito il testo originario nella traduzione di Spiridione Blandi (1828): “Dicesi che Rodope fu meretrice egizia, di rara beltà. Stando costei una volta in sul lavarsi, la fortuna, la quale ama di operare cose strane ed inaspettate, le procacciò un’avventura ben degna, non già della sua condizione, ma di sua bellezza. Imperocchè mentre essa si lavava e le fantesche custodivano le sue vesti, un’aquila ivi volatasi, rapì uno de’ suoi calzari, e ecco portandolo in Memfi, il depose in seno di Psammetico nel punto ch’ei teneva ragione. Avendone egli ammirato l’aggiustezza e la perfezione del lavoro ed insieme il fatto dell’uccello, comandò che per tutto l’Egitto si facesse diligente ricerca della donna di cui era quel calzare, ed avendola ritrovata, se la prese per moglie”.

Nelle immagini: Il racconto di Cenerentola e il sofista Eliano in due disegni di Armando Stellani (1981), e il frontespizio della prima edizione (1556) dell’Opera omnia di Claudio Eliano  “Pontefice prenestino e sofista” come si legge nel titolo.